Materasso anallergico (ipoallergenico): informazioni, guida, modelli, prezzi; mettiamoli a confronto

materasso anallergico

Acquistare un materasso anallergico o comunque ipoallergenico rappresenta una soluzione fondamentale non solo per tutti coloro che soffrono di particolari disturbi, per cui dormire su un materasso privo di queste qualità risulterebbe impossibile, ma in generale per tutti coloro che vogliono evitare che il luogo in cui si dorme diventi coltura di batteri ed agenti patogeni vari.

Non è un caso che che oggi qualsivoglia prodotto venga pubblicizzato dalle aziende produttrici viene proposto come materasso antiacaro: sebbene sia impossibile ottenere una protezione al 100 per cento, è importante contrastare il più possibile l’azione nociva di acari e polvere, giacché secondo le stime dell’Oms oltre il 25 per cento della popolazione mondiale soffre di allergie di diverso tipo, e proprio il posto dove si dorme e dove trascorriamo in media un terzo della nostra vita può essere il nodo cruciale per l’azione di prevenzione. Ma quale materasso anallergico è più adatto a questo scopo?

Materiali impiegati

Per prevenire la comparsa di allergie risulta indubbiamente essenziale acquistare un materasso anallergico, per cercare di ridurre il più possibile il rischio di venire a contatto con batteri ed insetti che potrebbero essere portatrici di patologie di vario tipo. Esistono moltissime tipologie di materasso antiacaro anallergico in commercio: vediamo quali sono i più comuni e le loro caratteristiche peculiari.

Abbiamo indicato solo i più comuni, ma è necessario fare qualche distinguo. I materassi in memory e waterlily, come in generale tutti quelli realizzati con schiume di poliuretano espanso, essendo realizzati con sostanze chimiche sono completamente anallergici, e impediscono agli acari di proliferare all’interno della struttura del prodotto. Diverso il discorso per il materasso in lattice, che può essere sia naturale che sintetico, e si tratta di un prodotto ipoallergenico che può comunque ingenerare una reazione in coloro che sono intolleranti a questo materiale, per cui la barriera protettiva è molto alta ma non elimina al 100 per cento il rischio allergico.

Infine nei materiassi a molle, per accertarsi se davvero si tratta di un prodotto antiacaro o meno, è necessario fare attenzione al tipo di materiale con il quale la struttura metallica viene rivestita, tuttavia le sue qualità anallergiche sono complessivamente inferiori, o meglio si prestano maggiormente a ingenerare reazioni allergiche quanto meno alla polvere: i materassi a molle infatti hanno molti spazi vuoti al loro interno, e pertanto vanno a smuovere una maggiore quantità d’aria rispetto alle altre tipologie materassi fin qui indicate, e questa maggiore quantità di aria si può tradurre anche in polvere che si va a depositare sul luogo in cui dormiamo, con tutte le conseguenze facilmente immaginabili per chi soffre di disturbi allergici.

Il rivestimento

Ovviamente non solo la struttura interna, ma anche il rivestimento del materasso gioca un ruolo determinante affinché il luogo in cui riposiamo di notte risulti anallergico e antiacaro. Come sapere se il prodotto in questione fa al caso nostro? Nelle certificazioni che accertano i materiali impiegati nella realizzazione del materasso possiamo scoprire subito se la sua fodera è costituita da fibre anallergiche, che fra le loro proprietà hanno anche quella di non assorbire la polvere. Queste fibre inoltre sono trattate con speciali sostanze ideate per tenere lontani gli acari che potrebbero fare la loro comparsa grazie alla polvere o ai piccoli frammenti di polvere che si depositano sul materasso durante i movimenti notturni, e che rappresentano il loro nutrimento.

Non bisogna affatto sottovalutare che i rivestimenti accumulano molta più polvere e residui rispetto alla struttura interna, per cui sarebbe importante che la fodera fosse facilmente rimovibile, in modo da poter periodicamente lavare in lavatrice, se necessario anche con appositi detergenti dall’azione antibatterica. Ricordiamo infine che nel corso del tempo l’azione dei trattamenti antiacaro tende a svanire, e pertanto, per continuare a garantire le condizioni igieniche ideali del proprio letto, sarà necessario trattare periodicamente il materasso con prodotti idonei affinché il materasso non diventi luogo di coltura degli agenti patogeni.

Consigli per evitare allergie

Per quanto si possa acquistare un materasso anallergico e antiacaro, non è possibile eliminare del tutto il rischio di contrarre patologie se non si adottano alcuni comportamenti virtuosi che fungono da precauzione: questi comportamenti riguardano

  • La scelta degli accessori per il materasso
  • La posizione del letto nella stanza
  • Ulteriori accorgimenti per il mantenimento dell’igiene

Quando parliamo della scelta degli accessori per la nostra struttura letto, intendiamo dire che bisogna prestare attenzione non soltanto ai materiali impiegati per l’imbottitura e il rivestimento del materasso, ma anche per lenzuola, federe, trapunte e piumini, visto che in commercio vi sono prodotti pensati apposta anche per evitare l’insorgere di reazioni allergiche, a tutela dei più deboli. Per gli acari come abbiamo detto sono i prodotti naturali gli habitat ideali, per cui bisogna essere particolarmente attenti con biancheria da letto in lana e in piuma d’oca, anche per i guanciali, e si consiglia di optare invece per tessuti anallergici certificati e realizzati con specifici trattamenti antiacaro.

Attenzione alle muffe da umidità

Se polvere ed acari sono i nemici numero uno del nostro riposo notturno, non dobbiamo sottovalutare nemmeno le muffe che causano anch’esse allergie e problemi respiratori, così come i funghi. Questi agenti patogeni sono conseguenze dell’umidità, che si potrebbe trasferire anche all’interno delle fibre di materassi e lenzuola, andando a creare l’ambiente idoneo per la diffusione di batteri ed insetti che minacciano la nostra salute. I migliori materasso in commercio sono assorbenti e traspiranti, grazie all’impiego di materiali sintetici come il memory foam, tuttavia non bisogna per questo sfidare la sorte posizionando il letto in una stanza umida: gli esperti suggeriscono come primo accorgimento di tenere lontano il letto dalle pareti, evitando così che le muffe possano potenzialmente entrare in contatto con la struttura interna del materasso, soprattutto se è in lattice. E poiché dormire in una camera umida potrebbe in ogni caso risultare malsano, si consiglia l’acquisto di un deumidificatore, che eviterà in maniera definitiva che la stanza da letto, e di conseguenza il materasso, possa divenire terreno di coltura per muffe e batteri.

Giornalista, content editor, correttore di bozze, sono nato a Napoli nel 1981, iscritto all’Ordine dei giornalisti pubblicisti nel 2012. Interessi principali sono letteratura, cinema, musica, politica e tematiche ambientali, di cui mi sono occupato scrivendo per numerosi siti web, blog e riviste cartacee. Dal 2016 ho esteso le mie competenze anche alle materie economiche e al copywriting.

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