Per tutti coloro che cercano risposte ai loro dubbi, in questo approfondimento troverete tutte le domande frequenti sui materassi, quelle che in gergo tecnico si definiscono FAQ, con le conseguenti risposte per dirimere qualsivoglia incertezza che riguarda l’acquisto e l’utilizzo di questi prodotti davvero fondamentali per la nostra quotidianità, giacché trascorriamo circa un terzo della nostra vita dormendo. Quali e quanti modelli di materasso esistono, come pulirli e mantenerli in perfetta igiene, e molto altro ancora: ecco tutte le domande e le relative risposte sul tema.
Non esiste una regola precisa su quando cambiare il materasso, tuttavia parliamo di un accessorio indispensabile della nostra quotidianità che non è eterno, giacché nel corso degli anni tendono a diminuire le sue qualità prestazionali: con una buona manutenzione è possibile allontanare il più possibile i problemi legati all’usura e al logoramento, ma in generale un materasso non dura più di 10 anni, e trascorso questo tempo è conveniente provvedere alla sua sostituzione.
Sul mercato possiamo rintracciare moltissime tipologie di materasso, che possiamo distinguere in vario modo:
- Dimensioni: materasso singolo, matrimoniale, una piazza e mezzo, oppure su misura, giusto per citare gli esempi più frequenti.
- Materiali impiegati: materassi a molle, in memory viscoelastico, in lattice e diversi altri ancora.
- Destinazione d’uso: ci sono infatti i materassi per letto ma anche quelli gonfiabili per campeggio o in caso di ospiti in casa, e quelli per il divano con funzionalità da letto all’occorrenza.
- Struttura: abbiamo materassi ergonomici ed ortopedici, ed anche pensati per specifici dolori
- Rigidità: ogni materasso può avere per caratteristiche diversi gradi di rigidità, passando dai modelli più morbidi a quelli più duri
- Costo: come per ogni categoria merceologica, abbiamo prodotti di fascia alta, quelli di fascia media e infine quelli più economici.
La scelta del materasso da acquistare è soggetta a diverse variabili, che vanno dalle disponibilità economiche allo spazio disponibile in casa, fino al tipo di materiale con cui si trova il maggior grado di comfort: il consiglio è di provare sempre un modello prima di accingersi all’acquisto per essere sicuri e non spendere soldi inutilmente.
Esistono diverse possibilità per acquistare un materasso in maniera semplice e comodo: oltre a rivolgersi al rivenditore più vicino a casa propria ci sono le possibilità offerte dal web con un acquisto on line attraverso il sito ufficiale di una specifica azienda, che consente di effettuare l’ordine direttamente, oppure ci si può rivolgere ai grandi store come Amazon. Acquistando on line è molto facile imbattersi in sconti e promozioni di vario tipo che possono incidere considerevolmente sul prezzo finale.
Assolutamente sì, la versione più evoluta e moderna dei tradizionali materassi di questo tipo prende il nome di materasso a molle indipendenti o insacchettate, che presenta una serie di vantaggi rispetto al passato, evitando affossamenti e deformazioni poiché le molle adesso sono separate l’una dall’altra e foderate in sacchetti in lana o cotone (oppure entrambe), aumentando la resistenza e migliorando il supporto, mentre rimane inalterata l’accoglienza e la comodità del materasso stesso.
In commercio vengono presentati modelli con numeri molto variabili di molle, da poche decine fino a numerose migliaia. Per avere un materasso di qualità almeno accettabile il numero minimo di molle deve essere 500-600, mentre per ottenere un ideale grado di comfort ne possono bastare un massimo di 1600, anche se come abbiamo detto esistono sul mercato prodotti con un numero molto superiore, più costosi.
Più no che sì: invero esistono in commercio materassi a molle foderati con materiali come lattice o memory che sono ipoallergenici o addirittura completamente anallergici, che sono senz’altro adatti, ma in generale i materassi a molle indipendenti avendo una grande circolazione d’aria comportano un maggior accumulo di polvere che può comportare fattore di rischio per le persone più sensibili.
La necessità di rendere un prodotto il più possibile anallergico da parte delle aziende che realizzano materassi nasce dalle ricerche scientifiche sul campo, che hanno dimostrato come il luogo in cui trascorriamo la notte possa trasformarsi in un focolaio di patologie varie. I maggiori fattori di rischio sono:
- Polvere
- Acari
- Batteri
- Muffe
- Funghi
I rischi derivano dalla presenza di umidità nella camera che può infiltrare il materasso, e dalla presenza appunto della polvere: ecco perché quasi tutti i materassi presenti in commercio presentano una serie di accorgimenti standard come trattamenti antiacaro e altro ancora in modo da prevenire il più possibile reazioni allergiche e contrazione di patologie varie.
Ci sono varie modalità per pulire un materasso, legate anche alla tipologia e ai materiali impiegati per realizzare il prodotto: quelli sfoderabili si possono tranquillamente lavare in lavatrice seguendo le istruzioni riportate (generalmente alle temperature del cotone). Per mantenere l’igiene in un materasso non sfoderabile si possono seguire queste semplici istruzioni:
- Quando ci sono giornate ben soleggiate, mettiamo il materasso all’aria, senza esporlo direttamente alla luce, in modo che attraverso la circolazione d’aria possiamo eliminare gran parte degli acari che si trovano in superficie
- Utilizzare un battipanni e poi l’aspirapolvere per eliminare tracce sull’intera superficie, meglio ancora se copriamo con un panno leggero l’estremità del tubo dell’aspirapolvere prima di passarlo su ogni tratto del materasso, comprese le parti laterali
- Pulire il materasso con il bicarbonato di sodio in modiche quantità, versato su un panno e poi disteso senza strofinare sulla superficie: dopo circa un’ora dall’utilizzo ripassare l’aspirapolvere per eliminare le tracce residue
Un materasso può macchiarsi in vari modi, con sangue, urina, vomito, liquidi vari lasciati inavvertitamente cadere sul letto e via discorrendo. Oltre al bicarbonato esistono varie sostanze che possono aiutare ad eliminare le macchie, come acqua ossigenata ed ammoniaca, e tra esse sono compresi anche alcuni detergenti in commercio purché siano neutri, diluiti sempre con acqua tiepida e imbevuti in un panno asciutto in microfibra.
Per una corretta manutenzione del proprio materasso è consigliabile ruotare il lato testa-piedi ad ogni cambio di stagione, dunque 4 volte l’anno, per garantire longevità e prestazioni ergonomiche al proprio prodotto: infatti alcune zone del materasso come quelle delle spalle e dei fianchi potrebbero essere soggette a maggiore usura a causa della pressione esercitata. Una semplice rotazione a 180 gradi è in grado di prevenire ogni problematica di questo tipo.
Il memory foam è un materiale sintetico anallergico ottenuto attraverso schiume di poliuretano a differente densità. Si tratta di uno dei prodotti più innovativi in commercio, e la sua caratteristica peculiare è l’indeformabilità, per cui il materasso torna alla sua posizione originaria dopo un breve lasso di tempo una volta che viene rilasciata la pressione del nostro corpo: questo materiale si adatta al nostro peso, alle forme e al calore emesso, risultando estremamente accogliente ed elastico, fornendo un supporto eccellente. È anche noto come materasso viscoelastico.
In alcuni prodotti, soprattutto quelli più economici o i primi messi in circolazione sul mercato, è stato riscontrato uno sgradevole odore chimico iniziale, ma bastano pochi giorni d’uso e un primo lavaggio per far svanire tale afrore, e in ogni caso i modelli di ultima generazione tendono a contrastare questo fenomeno.
Dal punto di vista della traspirazione il memory è assolutamente perfetto e non fa assolutamente sudare di per sé: tuttavia, essendo questo materiale adattabile al corpo e anche alla sua temperatura, per chi soffre di sudorazione eccessiva potrebbe risultare meno confortevole: i modelli di ultima generazione presentano per ovviare a tale criticità gel termoregolatori che aiutano a rimanere sempre fresca ed accogliente la temperatura.
In generale un materasso di buona qualità è valido per tutte le stagioni, ma per chi soffre di sudorazione eccessiva oppure è eccessivamente freddoloso diamo questi consigli:
- Per chi soffre il caldo meglio un materasso a molle che possiede una buona circolazione d’aria
- Ai freddolosi suggeriamo il materasso memory che mantiene una temperatura calda ed accogliente per tutta la notte
- Il materasso in lattice è fresco ed è consigliabile per chi non ha eccessive problematiche né con il caldo né con le temperature più rigide
Diciamo che sono parenti stretti, hanno virtù e caratteristiche simili ma non sono esattamente identici: pur trattandosi sempre di schiuma di poliuretano, il water foam è espanso con acqua, plasmato e lavorato per colatura o per stampaggio, e combina una grande comodità ed accoglienza con una maggiore resistenza all’usura.
Considerati l’ultima frontiera del mercato dei materassi sintetici, il waterlily è sempre materiale viscoelastico in schiuma in grado di modellarsi sulle forme e sul calore del corpo come il memory e il waterfoam, ma viene realizzato con prodotti naturali al 100 per cento per cui risulta essere il prodotto più ecologico in natura, l’ideale per chi cerca un modello che rispetti il più possibile l’ambiente.
A seconda della lavorazione di questo materiale, in parte naturale e in parte sintetico, esistono prodotti con diversi gradi di durezza, tuttavia certamente il materasso in lattice si lascia preferire da chi cerca un supporto rigido, l’ideale per ottenere il corretto allineamento di colonna vertebrale, testa e collo che è alla base del riposo ideale e senza dolorosi risvegli al mattino.
No, si tratta di un materiale ipoallergenico, ossia con un basso grado di possibilità di avere reazioni allergiche. In questo caso i problemi non sono derivanti dagli acari della polvere quanto proprio dal lattice stesso, che può risultare un conduttore allergico per coloro che sono sensibili alle eveine presenti in questa resina. Tuttavia quanto più lattice viene lavorato in laboratorio minori sono i rischi, per quanto non risulti mai completamente anallergico.
Dato l’alto livello di permeabilità dell’aria e dell’acqua, il materasso in lattice necessita di un’adeguata ventilazione, che tradotto dal punto di vista della manutenzione significa lasciarlo all’aria ogni giorno almeno 20 minuti a lenzuola scoperte. Anche la base del materasso è molto importante per favorire la ventilazione, e si suggerisce una rete a doghe in legno con listelli larghi non oltre i 7-8 centimetri.
Sì, esiste ancora un’esigua minoranza di prodotti che consentono di dormire al naturale, ad esempio rivolgendosi ad aziende che producono materassi in lana che sono molto caldi ed accoglienti, ma presentano almeno due serie controindicazioni: la prima è che questa tipologia di materasso non è adatta agli allergici, e poi dal punto di vista del sostegno la struttura non è pensata come i materassi moderni per garantire il corretto allineamento di colonna vertebrale, testa e collo, con il rischio di dormire male a causa di posture innaturali durante il riposo notturno.
Oltre ai fattori igienici indicati all’inizio, per cui è necessario cambiare un materasso comunque dopo 10 anni, potrebbero esserci dei segnali che indicano la perdita delle proprietà prestazionali, sintomi fisici che potrebbero essere appunto correlati a un riposo non più confortevole. I principali sintomi sono:
- Fiacchezza
- Indolenzimenti muscolari
- Dolori alla zona lombare al risveglio
- Affaticamento generale
- Emicrania continua e dolori cervicali
Il materasso ortopedico un tempo era considerato l’ideale per contrastare i dolori alla schiena e alla cervicale, per correggere difetti di postura ed altro ancora, grazie alla sua estrema rigidità: tuttavia la scienza medica col tempo ha dimostrato che un materasso troppo rigido, per intenderci quando in posizione supina riusciamo a far passare una mano nella parte bassa della schiena senza problemi, invero mette la spina dorsale in una posizione innaturale e scomoda. Oggi il materasso ortopedico è ergonomico, in grado di adattarsi alle forme e alle linee del corpo assecondando una corretta postura di colonna vertebrale, testa e collo.
L’ergonomia è una vera e propria scienza che studia come avvicinare maggiore gli elementi e le funzionalità di un oggetto al suo utilizzatore, progettando macchine, utensili e merci che presentano soluzioni più idonee alle esigenze psicofisiche degli utenti. Nel nostro ambito specifico di interesse, un materasso ergonomico è in grado di adattarsi alle forme e alle linee del corpo, riduce i punti di pressione, sostiene la spina dorsale senza affossamenti né eccessiva rigidità.
Ci sono diversi fattori che possono incidere sulla scelta di un materasso più morbido o più rigido, a seconda dell’età, del peso e delle posizioni in cui privilegiamo dormire: chi ad esempio è molto robusto dorme meglio su un supporto rigido al contrario di chi è più minuto o gracile, i bambini come gli anziani possono avere sollievo da un materasso ortopedico, chi dorme di schiena ha bisogno di un supporto medio, più morbido invece chi si distende su un fianco, e molto più rigido chi predilige stare a pancia sotto.
Quando leggete che un materasso presenta un certo numero di zone a portanza differenziata vuol dire che il materasso è in grado di offrire sostegni diversi alle varie parti che formano il nostro corpo, che hanno esigenze molteplici. I modelli di ultima generazione presentano tutti zone a portanza differenziata, offrendo qualità decisamente superiori rispetto a una superficie morbida o rigida in maniera uniforme: si va dalle 5 alle 12 zone che interessano testa, spalle, piedi, bacino e via discorrendo, offrendo un supporto mirato ed adeguato.
Alla base del maggiore sollievo contro dolori a schiena, cervicale o articolazioni vi è il corretto allineamento tra testa, collo e colonna vertebrale: per ottenere ciò l’ideale è combinare
- Un materasso ergonomico con zone a portanza differenziata
- Impiego di materiali flessibili come quelli a base di poliuretano espanso che si adattano meglio al corpo
- Cuscini in grado di correggere la distensione del tratto cervicale e favorire la circolazione sanguigna: ondulati, sagomati, alti oppure bassi, l’importante è adeguare anche il guanciale alle proprie esigenze di sonno
Si tratta di materassi gonfiabili attraverso una pompa elettrica che facilita l’attività: prodotti di questo tipo sono destinati sia per i modelli da campeggio che anche per veri e propri materassi ad aria per il letto. I migliori modelli di materassi elettrici presentano comunque una compatibilità con la classica pompa per ogni evenienza, oltre che una serie di accessori correlati in un un numero variabile a seconda che ci si rivolga a prodotti di alta fascia di costo oppure no.
Esistono diversi tipi di materassi gonfiabili, a seconda della destinazione d’uso: abbiamo infatti
- Materassi ad aria per uso domestico
- Materassi auto-gonfianti come soluzione di riposo temporanea
- Materassini gonfiabili da campeggio
Ognuno di essi presenta determinate caratteristiche, dallo spessore ai materiali di rivestimento, e un numero di optional più o meno vasto a seconda del modello e della sua fascia di prezzo. In generale a connotare i materassi ad aria sono regolazione della rigidità differenziata, leggerezza, poco ingombro e prezzo abbordabile, a fronte di una serie di possibili problematiche come rischi di forature e rotture, e una longevità comunque inferiore rispetto ai materassi più tradizionali.
Il futon è il classico materasso giapponese arrotolabile, che si può appoggiare su una struttura letto oppure distendere direttamente a terra. Solitamente è un materasso rigido, di spessore variabile, realizzato con diversi materiali (con una prevalenza per il cotone), che ha conosciuto una certa fama recente anche in occidente in virtù di un costo senz’altro meno esoso rispetto a un materasso tradizionale, ideale per giovani e coppie che non hanno molti soldi da spendere per un materasso tradizionale, anche se non tutti trovano comodo questo tipo di prodotto.
Sempre più spesso materassi sottovuoto vengono commercializzati e consegnati arrotolati ai consumatori: quali sono i vantaggi di un prodotto di questo tipo? Se per un’azienda l’effetto positivo è eminentemente pratico, rendendo più veloce e pratica la consegna, aiuta ad ottimizzare gli spazi giacché tali prodotti risultano meno ingombranti dei normali materassi. In questo modo è possibile la consegna di un numero maggiore di materassi all’interno dello stesso carico, con una conseguente riduzione di emissioni di anidride carbonica che aiuta a ridurre l’inquinamento atmosferico. Tuttavia i vantaggi sono anche per il consumatore, giacché il sottovuoto protegge il materasso da batteri e acari, impedendo che il tessuto venga a contatto con la polvere.
La manutenzione del materasso sottovuoto non presenta particolari differenze rispetto a uno consegnato in maniera tradizionale: l’accortezza è che una volta aperto l’imballaggio è necessario attendere alcune ore, all’incirca 3 o 4, prima che si assesti sulle dimensioni originarie. Per il resto si consiglia come sempre di far prendere aria al materasso ogni 3 mesi senza esporlo direttamente al sole, rigirarlo sul lato testa-piedi oppure sopra-sotto ad ogni cambio di stagione, e per assicurare una buona longevità al prodotto valutate l’utilizzo di un coprimaterasso come protezione supplementare, magari in tessuto spugnoso.
No, per avere un pieno contrasto agli acari, animaletti che si nutrono della polvere e dei frammenti di pelle morta che rilasciamo durante i movimenti notturni, è bene scegliere materassi con materiali e rivestimenti in fibre anallergiche, come il memory foam, i vari tessuti sintetici in poliuretano oppure il lattice. Inoltre è bene ricordare che a dispetto di quanto pubblicizzato nessun materasso è antiacaro al 100 per cento, ma quelli citati offrono una protezione molto soddisfacente: tuttavia nel corso del tempo le virtù di contrasto agli acari tendono a svanire, per cui nei materassi con più anni sulle spalle, ma che ancora non hanno perso le fondamentali proprietà ergonomiche, potrebbe essere necessario subire un nuovo trattamento antiacaro.
Per chi è costretto temporaneamente oppure per una grave patologia a rimanere immobilizzato a letto è necessario acquistare un materasso antidecubito, un prodotto medico detraibile anche fiscalmente che è in grado di impedire l’insorgenza o lenire se già presenti ferite e piaghe derivanti dalla posizione distesa continuata. In commercio esistono numerosi prodotti, per lo più materassi ad aria e ad acqua che presentano tecnologie differenziate, a seconda anche dell’entità della patologia: in generale si consiglia di rivolgersi al proprio medico di fiducia, ma per linee generali possiamo indicare quali sono i principali modelli esistenti sul mercato, ovvero
- Materassi ad acqua a prevenzione dell’insorgenza di piaghe attraverso un’equa distribuzione del peso, adatti a soggetti a basso rischio
- Materassi ad aria con molteplici e differenti sistemi di gonfiaggio, consigliati a soggetti a medio rischio o che devono affrontare terapie di riabilitazione
- Materassi ventilati in gommapiuma, per pazienti dalla struttura fisica gracile e a medio rischio di piaghe
- Materassi fluttuanti dotati di sensori, per soggetti ad alto rischio di piaghe da decubito
- Materassi a cessione con sensori per coloro che hanno subito lesioni gravi e rischiano ricadute
- Materassi a fibra cava, coprimaterassi ideati per offrire comfort a pazienti di peso leggero e con basso rischio di lesioni
Come abbiamo detto lo Stato aiuta con delle agevolazioni fiscali chi deve acquistare materassi, ma anche reti ortopediche, cuscini, coprimaterasso o strutture letto complete per motivi sanitari: in termini di documentazione bisogna presentare
- Certificato attestante l’invalidità rilasciato dall’Asur (Azienda sanitaria unica regionale) competente per l’Iva al 4 per cento
- In taluni casi serve una specifica prescrizione autorizzativa aggiuntiva rilasciata dal medico specialista Asur di appartenenza, dalla quale risulti il nesso causale tra sussidio e la menomazione di cui si è affetti sempre per ottenere l’Iva al 4 per cento
- Prescrizione del medico curante, oppure Autocertificazione accompagnata da una copia del documento d’identità per la detrazione d’imposta
- Fattura con indicato il codice fiscale
Importante è che il materasso sia indicato come dispositivo sanitario in classe 1 per ottenere le suddette agevolazioni fiscali
La preferenza in tale caso è decisamente personale e dettata dalle esigenze di ciascuno: se i due partner hanno grandi differenze di peso oppure necessità fisiche specifiche potrebbe essere opportuno avere 2 materassi singoli uniti insieme, mentre il materasso matrimoniale offre un piano omogeneo e si mantiene meglio sul piano di appoggio. Dal punto di vista delle dimensioni ovviamente il matrimoniale ha un maggiore ingombro, per cui per le operazioni di pulizia e manutenzione occorrono due persone per smuoverlo, a contrario i materassi singoli sono più agevoli da spostare, ma al netto delle già citate esigenze specifiche sono da consigliare davvero solo quando il letto è composto da due reti accostate con il movimento elettrico per alzare testa o piedi, in modo che ci si possa giovare veramente dell’indipendenza del singolo materasso per i propri movimenti e posizioni durante il sonno.
Il materasso una piazza e mezzo è un acquisto da valutare più che altro tenendo conto dello spazio che si ha a disposizione in camera da letto: per un singolo un modello con questa dimensione aumenta notevolmente il grado di comfort, mentre ovviamente per una coppia, essendo più piccolo di un matrimoniale, potrebbe risultare poco confortevole, a meno che non piaccia dormire sempre accoccolati uno all’altra. Va anche detto che in una stanza con poco spazio a disposizione, il materasso una piazza e mezzo potrebbe essere un’opzione valida ed un’alternativa quasi ineludibile al classico letto matrimoniale.
Si tratta di un modello che ha una misura leggermente differente rispetto a quello da una piazza e mezzo: il materasso alla francese misura 140 x 190, al contrario della piazza e mezzo standard che ha una larghezza leggermente inferiore di 120 centimetri.
Il classico lettone gigante importato dagli Usa e diffuso oramai anche in Europa prevede delle misure standard ovviamente calcolate in pollici: convertite in centimetri, le misure del materasso king size risultano essere all’incirca:
- King size: 180 x 200 centimetri
- Super king size: 195/200 x 200 centimetri
- American king size: 190 x 200 centimetri
- California king size: 180 x 210 centimetri
Assolutamente sì: se è vero che oramai in commercio i prodotti per dormire vengono realizzati con misurazioni standard, le aziende che realizzano materassi sanno bene che in taluni casi, ad esempio se vengono ereditate strutture letto antiche, oppure per esigenze fisiche particolari, è necessario fare modelli su misura. Buona parte delle più importanti aziende del settore offrono questo tipo di servizio, ad un costo lievemente superiore rispetto a un materasso di produzione standard.
In Italia vige una normativa precisa che obbliga ogni struttura alberghiera adibita alla ricezione di ospiti ad avere nelle camere da letto materassi ignifughi, ovvero che siano in grado di prevenire eventuali danni conseguenti ad un incendio: per riconoscerli l’etichettatura prevede che essi siano classificati sotto la dicitura 1 IM.
Sono fondamentali: l’intera struttura letto lavora armonicamente per offrirci un buon sonno rigenerante, per cui telaio, reti e materasso rivestono un ruolo egualmente importante. Per quanto riguarda le basi di appoggio, si possono compiere diverse classificazioni, per cui abbiamo:
- Reti in metallo
- Reti a doghe di legno, fisse o mobili
- Reti elettriche
- Reti meccaniche
- Basi di appoggio anatomiche
- Basi ortopediche
A seconda del tipo di materasso e del materiale impiegato nella sua realizzazione, si accorda una specifica base di appoggio: è sempre bene ascoltare il proprio negoziante di fiducia in merito, ma possiamo stilare una mera classificazione indicativa su come scegliere la base di appoggio, e che prevede:
- Materasso a molle: reti a doghe in legno o a pezzo unico
- Materasso in lattice: basi anatomiche o reti motorizzate
- Materasso in memory: basi anatomiche o reti motorizzate
- Materasso ortopedico: base di appoggio ortopedica
Esistono diverse ragioni che possono orientare la scelta del consumatore verso una base di appoggio con rete motorizzata, elettricamente o meccanicamente, invece delle doghe fisse, che vanno dal mero aumento del grado di comfort ad una proficua utilità correlata a qualche patologia fisica per cui è necessario muovere e spostare il materasso attraverso la rete. Ovviamente le reti mobili sono più costose, soprattutto quelle elettriche ben più sofisticate di quelle meccaniche dal punto di vista tecnologico.
È possibile utilizzare qualsiasi tipo di materasso, ma senz’altro si lasciano preferire i prodotti anatomici in schiuma di lattice o viscoelastico come il memory, giacché l’elasticità e l’ergonomia del materasso vengono ulteriormente potenziate dai listelli flessibili della rete, in modo che il sostegno del nostro corpo risulti sempre ottimale.
Alcune reti hanno materiali e tecnologie di lavorazione che consentono di assorbire meglio il peso esercitato sulla struttura letto da alcune zone del corpo: questo consente di dormire in maniera più comoda senza svegliarsi al mattino con sindromi di indolenzimento.
Molto. In linea generale possiamo affermare che maggiore è il numero di listelli presenti nella rete a doghe tanto più aumenta il grado di comfort derivante dal sostegno che producono sia la rete che il materasso adagiato sopra sul nostro corpo.
Un topper è un materasso sottile, che funge da “correttore” quando il nostro modello di base risulta avere uno spessore non adeguato per fornirci il giusto grado di comfort. Questo accessorio dal costo abbordabile si presenta con un’altezza variabile che può andare dai 3 ai 7 centimetri, e come detto viene utilizzato in modo da aumentare lo spessore del proprio materasso da letto posizionandolo sopra: è traspirante ed imbottito, e può venire facilmente posizionato o tolto sul materasso a seconda delle necessità oltre che delle sensazioni del singolo utilizzatore.
Lo scaldamaterassi elettrico, detto anche coperta termica, possiede di default, oltre che una regolazione dei livelli di intensità e di controllo della temperatura, un sistema di sicurezza con spegnimento automatico dopo un certo periodo di tempo che funge da salvavita in caso di incidenti potenzialmente pericolosi come un improvviso cortocircuito. Anche dal punto di vista del lavaggio non si hanno problemi, utilizzando un panno umido oppure, nei modelli che lo prevedono, lavando in lavatrice a bassa temperatura (non oltre i 40 gradi).
In commercio vi sono molte tipologie di cuscino, alti, bassi, con effetto sagomato, giusto per citarne alcuni, ma ciò che deve offrire innanzitutto, sulla scorta della nostra conformazione anatomica e delle sensazioni di comfort generali, è il corretto allineamento tra testa, collo e colonna vertebrale, in coabitazione ovviamente con il materasso. Al netto del materiale prescelto, è importante che il cuscino non affatichi testa e spalle, per cui si consigliano i modelli che presentano bordi idonei per sostenere il rachide cervicale, evitando che la testa affondi troppo.
Dal punto di vista dei materiali i cuscini migliori risultano essere secondo gli esperti in materia quelli in lattice o in memory foam, poiché entrambi, pur nella diversità delle caratteristiche, garantiscono un ottimo sostegno al collo e offrono buona elasticità: ma ci sono cuscini più adatti a seconda della posizione in cui dormiamo prevalentemente: in base alle conoscenze e alle ricerche effettuate sul campo, risulta che
- Chi dorme in posizione supina necessita di un cuscino morbido e di spessore medio
- Chi dorme in posizione prona deve usare cuscini molto bassi e morbidi, in materiali come la piuma d’oca
- Chi dorme in posizione distesa di fianco ha bisogno di un guanciale piuttosto duro, di spessore medio-alto
Per una buona manutenzione del cuscino, è consigliabile osservare queste semplici raccomandazioni:
- Proteggerlo con una fodera sfilabile per favorire il lavaggio
- Non esporre il cuscino a fonti dirette di calore
- Arieggiarlo quotidianamente senza esporlo direttamente ai raggi solari
- Cambiarlo mediamente ogni 5 anni
Le federe per il materasso e il cuscino sono un accessorio peculiare per garantire piena protezione e assicurare buona longevità a questi prodotti necessari per il nostro riposo. In commercio ne esistono di vari tipi, realizzati con tessuti naturali o sintetici, oppure con caratteristiche particolari per soddisfare specifici bisogni: ciò che è fondamentale è che applicate al materasso ed al cuscino, le federe fungono da barriera contro macchie e polvere. Inoltre il loro utilizzo è semplice, sono facilmente sfoderabili e lavabili in lavatrice.
Una delle variabili determinanti nella scelta del materasso da acquistare è l’età dell’utilizzatore: infatti questi accessori su cui trascorriamo buona parte della nostra vita dormendo presentano caratteristiche che di volta in volta devono andare incontro alle nostre mutate esigenze: ecco perché sul mercato possiamo riscontrare prodotti specifici per culle e neonati in genere, materassi più adatti per bambini e ragazzi, e poi una volta adulti materiali più idonei per le nostre caratteristiche di peso e conformazione fisica generale, fino ad arrivare a materassi più adatti per le persone anziane e per coloro che purtroppo presentano problemi di salute per cui necessitano di prodotti specifici. Le modifiche più rilevanti riguardano:
- Dimensioni
- Rigidità
- Scelta dei materiali
- Traspirabilità
Prima ancora che la scelta del materiale, per i materassi per i lettini dei neonati è essenziale osservare determinate caratteristiche, ovvero: il modello deve offrire il giusto sostengo alla spina dorsale risultando né troppo rigido né troppo morbido, è importante che vi sia un ciclo di areazione il più continuo possibile contro il rischio di batteri ed agenti allergici, e deve essere garantita una corretta traspirabilità e assorbimento dell’umidità visto che pipì, vomito, suore e perdita di liquidi vari sono all’ordine del giorno. Anche i rivestimenti sono molto importanti affinché risultino anallergici oltre che donare il giusto grado di comfort al neonato quando dorme, e per il fasciatoio meglio optare per un modello a 3 bordi invece che 2, che soprattutto nelle prime settimane di vita protegge meglio testa e corpo del piccolo, e che presenti caratteristiche antiscivolo.
Nel momento in cui si passa dalla culla al lettino il materasso deve sostenere il corpo del bambino in modo uniforme, pertanto dovrebbe rispettare una serie di requisiti standard, come essere realizzato con materiali atossici e non nocivi dal punto di vista allergico, non avere correlato una serie di dispositivi potenzialmente pericolosi come bottoni, fiocchi o zip, essere molto resistente alle sollecitazioni dei movimenti. Molti esperti consigliano per i bambini in fase di crescita materassi ortopedici, ma l’importante è soprattutto rispettare un requisito minimo di spessore, per cui il modello scelto dovrebbe essere alto almeno 12 centimetri.
Come abbiamo detto in precedenza il materasso per bambini deve essere rigido per sostenere bene il corpo del piccolo, inoltre deve favorire la traspirazione corporea e un buon equilibrio termico nel rivestimento esterno: per questo motivo è meno consigliato il memory foam, che è troppo morbido, a meno di non inserire nel materiale viscoelastico ottenuto dalla schiuma di poliuretano una lastra più dura. Molto meglio scegliere materassi a molle o in lattice per ottenere in un solo prodotto tutte le caratteristiche salienti descritte.
L’importanza di una struttura rigida per sostenere tutte le zone sensibili del corpo si conferma anche nei materassi per ragazzi, poiché a colonna vertebrale deve essere correttamente sostenuta evitando posizioni innaturali durante il riposo notturno in tutta la fase dell’adolescenza, quando il corpo è in via di sviluppo. Più che un materiale migliore da privilegiare rispetto a un altro è importante tenere presente che per i ragazzi di questa fascia di età le variazioni di statura e di peso sono significative per cui è preferibile optare per un materasso ortopedico o comunque dalla portanza piuttosto rigida, in modo da assicurare una crescita costante e armonica a tutta la struttura ossea.
Le classi di certificazione Oeko-Tex ci aiutano ad orientare sull’idoneità dei prodotti dal punto di vista della salubrità oltre che della compatibilità ambientale, con classi che vanno dalla tutela assoluta alla pericolosità del contatto diretto. In dettaglio abbiamo:
- Classe I per i prodotti che possono stare a contatto con la bocca di un neonato fino a 3 anni di età
- Classe II circa i prodotti che possono stare a contatto con la pelle
- Classe III etichetta i prodotti che non vengono a un contatto diretto con la pelle
- Classe IV certifica i prodotti che assolutamente non sono a contatto con la pelle
Questa certificazione risulta molto importante per materassi ed altri accessori del settore, garantendo la loro salubrità soprattutto per bambini piccoli e persone a rischio allergico.
Ci sono varie fasce di prezzo, ognuno con un rapporto qualità-prezzo da valutare a seconda delle caratteristiche del modello: si va da prodotti che costano oltre 1000 euro di fascia alta a quelli intorno ai 400 euro di classe economica. Ad incidere sono le dimensioni, i materiali impiegati nella lavorazione, il marchio dell’azienda, ed altro ancora.
Sia rivolgendosi ai siti specifici di un’azienda, che agli store multiprodotto tipo Amazon, il risparmio può essere significativo, incidendo sia sul costo di base del materasso, che sul trasporto fino a casa, arrivando a pagare in taluni frangenti anche la metà rispetto al negozio fisico. Tuttavia, siccome un materasso andrebbe sempre provato prima di acquistarlo, bisogna essere ben sicuri che il modello prescelto sia effettivamente idoneo alle proprie necessità ed esigenze di riposo notturno.